OncoPneumologia: Pneumologia Oncologica
La sopravvivenza libera da progressione ( PFS ), finale, matura, dello studio di fase III ALEX rigurdante Alectinib ( Alecensa ) versus Crizotinib ( Xalkori ) nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ALK-positivo, avanzato / metastatico ( ALK+ NSCLC ) era stata in precedentenza pubblicata: Alectinib 34.8 mesi ( IC 95%, 17.7-NR [ non-raggiunto ] ) vs Crizotinib 10.9 mesi ( IC 95% 9.1-12.9 ), ( hazard ratio, HR=0.43, IC 95% 0.32-0.58 ).
I ricercatori hanno riportato la sopravvivenza globale ( OS ) a 5 anni e i dati di sicurezza aggiornati dello studio ALEX con un ulteriore follow-up di 12 mesi ( data cut-off: 29 novembre 2019 ).
I pazienti con tumore NSCLC di stadio IIIB / IV ALK+ ( secondo test immunoistochimico [ IHC ] centrale ), ECOG PS 0–2 e nessuna precedente terapia sistemica per tumore NSCLC avanzato, sono stati randomizzati in un rapporto 1:1 ad Alectinib 600 mg BID [ 2 volte al giorno ] ( n = 152 ) oppure a Crizotinib 250 mg BID ( n = 151 ).
E' stata consentita la presenza al basale di metastasi asintomatiche a carico del SNC ( sistema nervoso centrale ). La sopravvivenza globale era un endpoint secondario.
La durata mediana del follow-up è stata: 48.2 mesi con Alectinib versus 23.3 m con Crizotinib.
I dati di sopravvivenza globale sono rimasti immaturi ( eventi: 37%; HR stratificato 0.67 [ IC 95% 0.46-0.98 ] ); la sopravvivenza globale mediana con Crizotinib è stata di 57.4 mesi ( IC al 95% 34.6 - non-stimabile [ NE ] ) rispetto a NE con Alectinib.
Il tasso di sopravvivenza a 5 anni è stato del 62.5% ( IC 95% 54.3-70.8 ) con Alectinib rispetto al 45.5% ( IC 95% 33.6-57.4 ) con Crizotinib.
Nei pazienti con metastasi al SNC, al basale, l'hazard ratio di sopravvivenza globale e stato pari a 0.58 ( IC al 95% 0.34-1.00 ), e 0.76 ( IC al 95% 0.45-1.26 ) nei pazienti senza metastasi al SNC al basale.
Il vantaggio di sopravvivenza globale di Alectinib versus Crizotinib è stato in genere coerente in tutti i sottogruppi.
Considerando la durata più lunga del trattamento con Alectinib ( 28.1 mesi ) rispetto all'analisi precedente ( 27.7 mesi ), il profilo di sicurezza di Alectinib è rimasto coerente; non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza.
Con Alectinib, il 35% dei pazienti nello studio è rimasto in terapia contro il 9% dei pazienti rimasti con Crizotinib.
Nei pazienti con uno o più noti trattamenti post-progressione ( Alectinib: 32.2%; Crizotinib: 45.7% ), Lorlatinib è stato il più comune inibitore tirosin-chinasico di ALK impiegato dopo Alectinib di prima linea ( 7.2% ) versus Ceritinib dopo Crizotinib di prima linea ( 15.2% ).
In conclusione, questo è il primo studio randomizzato globale di un inibitore tirosin-chinasico di ALK di seconda generazione a dimostrare un miglioramento clinicamente significativo della sopravvivenza globale rispetto a Crizotinib nel tumore al polmone non-a-piccole cellule ALK+ ( tasso di sopravvivenza a 5 anni: 62.5%, Alectinib vs 45.5%, Crizotinib ).
E' necessario un follow-up più lungo poiché i dati di sopravvivenza globale sono rimasti immaturi. ( Xagena )
Fonte: American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) Virtual Meeting, 2020
Xagena_OncoPneumologia_2020