OncoPneumologia: Pneumologia Oncologica
Patritumab è un anticorpo completamente umano anti-recettore del fattore di crescita dell'epidermide umano ( HER3 ) che blocca l'attivazione mediante il suo ligando, eregulina ( HRG ).
Studi preclinici hanno dimostrato l'efficacia di Patritumab nel tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) che esprime livelli di HRG aberrantemente elevati.
Nello studio di fase II randomizzato, controllato con placebo, in doppio cieco HERALD (n=212 pazienti con tumore NSCLC ), Patritumab più Erlotinib ( Tarceva ) non hanno migliorato la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) rispetto a placebo più Erlotinib.
L'attuale studio ha esaminato se il livello di HRG solubile ( sHRG ) nel siero fosse correlato all'efficacia di Patritumab più Erlotinib.
È stato ottenuto il siero dai partecipanti prima del trattamento ( n=202 ).
Il livello di sHRG è stato misurato utilizzando un saggio quantitativo immunitario convalidato e le correlazioni con la sopravvivenza sono state accuratamente valutate.
Il livello di sHRG era variabile ( -1346-11.772 pg/ml ). I partecipanti sono stati divisi in sottogruppi di sHRG alta o bassa rispetto alla concentrazione vicina al terzo quartile, 980 pg/ml.
Patritumab ed Erlotinib hanno significativamente migliorato la sopravvivenza libera da progressione rispetto al placebo nel sottogruppo con sHRG alta ( n=46, rischio 0.42, P=0.0327 ).
Al contrario, il sottogruppo con sHRG bassa ( n=148 ) non ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione con Patritumab.
In conclusione, sHRG sembra essere un biomarcatore predittivo per l'efficacia di Patritumab più Erlotinib nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule. ( Xagena2017 )
Yonesaka K et al, Lung Cancer 2017; 105: 1-6
Xagena_OncoPneumologia_2017