OncoPneumologia: Pneumologia Oncologica
La valutazione sistematica dell'espressione del ligando 1 di morte cellulare programmata ( PD-L1 ) mediante immunoistochimica ( IHC ) negli adenocarcinomi polmonari sta diventando una pratica standard.
Tuttavia, la valutazione dell'espressione di PD-L1 su piccoli campioni di tessuto deve essere valutata e l'associazione con altre caratteristiche più accuratamente analizzata.
Uno studio retrospettivo ha valutato l'espressione immunoistochimica dell'anticorpo anti-PD-L1 SP263 mediante microarray tissutali ( TMA ) di 152 adenocarcinomi polmonari resecati chirurgicamente, utilizzando una soglia di positività del 25%.
I casi positivi e 50 casi negativi scelti casualmente nel tissue microarray sono stati rivalutati su sezioni di tessuto intero.
I risultati sono stati correlati a dati clinici, istopatologici e molecolari ottenuti attraverso lo screening di 214 mutazioni in 26 geni ( panel LungCarta di Agena Biosciences ).
Tra 152 adenocarcinomi primitivi del polmone, 19 casi ( 13% ) hanno mostrato espressione di PD-L1.
La corrispondenza tra microarray tissutali e sezioni intere di tessuto è stata dell'89%, la specificità è stata del 97%.
L'espressione di PD-L1 è stata correlata a mutazioni RAS ( P=0.04 ), co-mutazioni RAS/TP53 ( P=0.01 ) e al sottotipo solido o acinoso ( P=0.048 ).
In conclusione, con l'anticorpo SP263 PD-L1, i piccoli campioni sembrano un mezzo affidabile per valutare lo stato di PD-L1 nell'adenocarcinoma polmonare.
L'associazione tra l'espressione di PD-L1 e le mutazioni RAS/TP53 può avere rilevanza clinica per predire l'efficacia degli inibitori del checkpoint immunitario PD-1/PD-L1. ( Xagena )
Serra P et al, Lung Cancer 2018; 118: 62-68
Xagena_OncoPneumologia_2018